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Ultimo aggiornamento: 05 Febbraio 2022 (Pluviôse - Lichen)

Verso la metà degli anni '50 il Governo avviò una piccola agenzia mal sovvenzionata
con il risibile scopo di stabilire un contatto con una razza di un altro pianeta.
Tutti pensarono che fosse uno scherzo,
tranne gli alieni che stabilirono un contatto il 2 marzo 1961 fuori New York.
Eravamo in nove quella prima sera: sette agenti, un astronomo...
e un ragazzo idiota che si era perso tornando a casa.[...]
Erano un gruppo di profughi intergalattici,
volevano usare la terra come porto franco per creature senza un pianeta.
Hai visto il film "Casablanca"? Stessa cosa, ma senza nazisti.
(Agente K in "Men in Black", 1997)

Un esempio di eredità forteana: "UFO: I dossier italiani"

Piccola premessa

Stando a Wikipedia in inglese i Peace Corps, sono stati fondati esattamente il giorno 1 Marzo 1961, con lo scopo secondario di: "aiutare la comprensione della cultura americana da parte degli altri popoli ed aiutare gli statunitensi a capire la cultura degli altri popoli" (da Wikipedia in italiano).
Nella citazione qui sopra il giorno dopo, il 2 Marzo 1961, una "piccola agenzia mal sovvenzionata" del Governo degli Stati Uniti riuscì finalmente a stabilire un contatto con un gruppo di profughi intergalattici senza pianeta che si inserirono nella società imparando a capire la cultura terrestre.
A questo punto un bravo complottista farebbe la fatidica domanda: "può essere una coincidenza?", sottintendendo il "grande complotto", quello iconicamente rappresentato in tv dalla serie X-Files di Chris Carter. Si potrebbe obiettare che "Men in Black" è un film commedia, ma "Quamquam ridentem dicere verum quid vetat?" (cosa vieta di dire la verità ridendo?).
Io che non sono un complottista (sicuramente non a questi livelli), credo che effettivamente non sia una coincidenza ma una sorta di easter-egg, di citazione nascosta pensata dagli sceneggiatori per vedere se qualcuno capiva il riferimento.

Il perché della premessa

Il libro si articola in due parti concettuali: nella prima parte c'è la storia di come sono stati accolti e raccolti gli avvistamenti UFO da parte delle istituzioni italiane, nella seconda ci sono elencati e riassunti i casi principali, i più significativi, ripresi dai faldoni messi a disposizione ai due giornalisti autori del libro da parte della difesa. La mossa è stata semplice e geniale, banale e rivoluzionaria allo stesso tempo: suonare il campanello dell'aeronautica militare e chiedere di visionare i tutti i casi declassificati di avvistamenti UFO a disposizione.
L'operazione è stata fatta con spirito giornalistico: andare alla fonte a raccogliere i dati e poi riportarli raccolti in modo usufruibile e non dispersivo senza prendere particolare posizione, tranne l'inevitabile presa di coscienza che di casi inspiegabili ce ne sono preoccupantemente parecchi.
I due autori avevano già lavorato con la difesa e non erano nuovi ad operazioni del genere, eppure da alcuni "ufologi" complottisti sono stati accusati di incompetenza, di ingenuità, di connivenza col nemico e quant'altro. Poi nei siti ufologici il libro viene anche segnalato perché non si può ignorare, ma un'antipatia di base la si percepisce.
Il perché di questo atteggiamento è storico e viene spiegato nella prima parte del libro: c'è sempre stato un antagonismo tra associazioni ufologiche e organi istituzionali. Ad esempio uno dei motivi è che l'aeronautica si rifiutava (molto giustamente a mio avviso) di partecipare a trasmissioni televisive insieme agli ufologi per avvalorare gli avvistamenti in modo ufficiale, con il rischio di avvalorarne in modo ufficiale anche la libera interpretazione dell'ufologo di turno.
Ma alle varie cause bisogna aggiungere che con il tempo il motivo principale è diventato quello complottistico. Con un paralogismo fastidioso molti ufologi, ma non solo loro, sono arrivati alla conclusione che c'è un "grande complotto", come si diceva poc'anzi:
- Ci sono degli avvistamenti di oggetti volanti inspiegabili, cioè non compatibili con fenomeni naturali o artificiali conosciuti
- Per cercare di spiegare questi avvistamenti in modo scientifico bisogna utilizzare per forza il Rasoio di Occam
- L'ipotesi maggiormente accreditata è quella di entità extratterestri che hanno una tecnologia superiore, questo perché è quella più semplice in quanto ci permette di restare in ambito scientifico (seppur fanta-scientifico) senza scomodare la metafisica o la magia
- Questi avvistamenti di extraterrestri (come sopra dimostrato) vengono tutti raccolti dalla difesa, inoltre per sua natura la difesa ha sempre i radar che scrutano i cieli, quindi evidentemente chissà quanti altri avvistamenti ci sono di cui però non abbiamo traccia, e quindi il fatto che gli orgnai ufficiali dello stato non ci sappiano dire nulla di più su queste entità fa supporre che ci sia un motivo occulto
- E' evidente a questo punto, sempre in base al rasoio di Occam, che il governo, anzi i principali governi del mondo stanno collaborando con queste entità extraterrestri nascostamente: questa è la spiegazione più semplice che spiega tutte le anomalie
Da qui in poi per questi complottisti diventa più razionale un film comico grottesco come "Men in Black" di un libro come "UFO: I dossier italiani".

Il libro

I giornalisti sono ignoranti, anzi devono esserlo, per non farsi sommergere dagli eventi e per conservare un po' di sana meraviglia verso la vita. In compenso, imparano in fretta ciò che non sanno.
(Paolo Rumiz)

Come dicevo nella prima parte del volume c'è la storia ufficiale dell'evoluzione degli avvistamenti UFO in Italia, con segnalati i casi più significativi in modo discorsivo, ma soprattutto c'è la storia di come le istituzioni si sono rapportate con questi.
I primi casi risalgono al 1950, ma bisognava arrivare al 1972 per avere una legge che stabilisse la raccolta delle testimonianze da parte delle forze armate.
Ma come si sa per attuare le leggi servono risorse, quindi si sarebbe dovuto aspettare fino al 1978 quando una legge dell'allora governo Andreotti stabilì che fosse l'aeronautica militare, con il relativo budget.
Oltre alla parte legislativa e alle interrogazioni parlamentari, in particolare del deputato Parlato, la prima parte riporta in modo discorsivo i più significativi avvistamenti poi dettagliati anche nella seconda parte sotto forma di dossier.

Ora non starò ad elencare i casi più significativi da quelli degli inseguimenti dei caccia del '73 fino ai contatti di Pier Fortunato Zanfretta del '78, per questo rimando al libro che dovrebbe essere ancora in catalogo. Mi limiterò a segnalare che pur sottoforma di dossier i casi sono stati suddivisi in due parti: dagli inizi al 1999, e dal 2000 in poi. Queste due parti sono a loro volta divise in capitoli tematici: "Quando l'UFO sorvola le basi militari", "Gli ufo e i piloti", "Gli UFO e le forze dell'ordine", ecc.
Alcuni titoli sono chiare citazioni di film famosi: "Mission impossible", "Incontri ravvicinati", mentre altri sorridono amabilmente sul lato grottesco delle testimonianze, senza però per questo sminuire la buona fede o la veridicità dell'avvistamento: "Dischi volanti e cappelli di Zorro", "2000: UFO tartaruga su Pescara", "2008: allacciate le cinture è passato un ufo". Ma sdrammatizzare non vuol dire irridere: la titolazione rende più leggera la lettura senza nulla togliere al fascino del mistero.

Conclusione

La conclusione la lascio a Josef Allen Hynek, protagonista del famoso Progetto Blue Book nonchè primo creatore della prima classificazione degli incontri ravvicinati, per capirci quella che ha dato il succitato titolo al film del 1977 "Incontri ravvicinati del terzo tipo" (per inciso Hynek compare anche in un cameo).

Io comincio a sostenere sempre meno l'idea che gli UFO siano nella loro fisicità astronavi da altri pianeti. Vi sono troppe cose che depongono contro questa teoria. A me sembra ridicolo che intelligenze superiori viaggino per lunghissime distanze siderali per fare cose relativamente stupide come fermare le macchine, raccogliere campioni di terreno, e spaventare la gente. Credo che dobbiamo cominciare a riesaminare l'evidenza. Dobbiamo guardare più vicino a casa.



Autori: Lao Petrilli, Vincenzo Sinapi
Titolo: "UFO: I dossier italiani"
Editore: Ugo Mursia Editore
Data: 1 Febbraio 2014
Tipologia: brossura
Pagine: 338
ISBN: 978842553885
Dimensioni: 14 x 21 cm

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