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Questo bel cartonato, "Contatti dalle Pleiadi", riporta alcune delle molteplici foto fatte da Eduard Albert Meier,
il famoso contattista svizzero fondatore anche di un'associazione, la FIGU (Freie Interessengemeinschaft für Grenz- und Geisteswissenschaften und Ufologiestudien -
Libera comunità di interessi per le scienze di frontiera, le scienze spirituali e gli studi ufologici).
Diciamo subito che la genuinità delle sue foto è ancora oggi ampiamente oggetto di discussione: molti degli ufologi le ritengono dei clamorosi falsi fatti con un modellino appeso ad un filo.
In alcuni casi poi è stato lo stesso Meier a definire dei falsi alcune foto a lui attribuite per screditarlo.
E viceversa ci sono ovviamente ufologi che dopo accurate analisi delle foto si sono pronunciati sull'originalità dell'immagine,
anche in considerazione dell'epoca: alla fine degli anni '70 non c'erano molti strumenti nè tecniche raffinate per produrre dei buoni falsi.
Insomma dal 1975 ad oggi l'argomento è ampiamente dibattuto, e personalmente opto per l'epochè:
sospendo il giudizio e mi guardo le belle foto.
Ma autenticità delle foto a parte, come considerare il libro e il suo contenuto?
Partiamo come introduzione dalla location.
La Svizzera
In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerra, terrore, omicidio, stragi ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento.
In Svizzera, con cinquecento anni di amore fraterno, democrazia e pace cos'hanno prodotto? L'orologio a cucù.
(Orson Welles/Harry Lime ne "Il Terzo uomo")
Schiavi dei prodotti hollywoodiani rivedete i vostri luoghi di possibili atteraggi extraterrestri: non saranno negli USA.
Appassionati di mecha rassegnatevi: non sarà in Giappone che "loro" arriveranno.
Gli extraterrestri non si fanno ingannare da film e anime, loro sanno qual è l'autentico "caput mundi" dell'epoca moderna: la Svizzera!
Dove vanno a confluire i capitali, compresi quelli delle mamme dentiste? Dove sono concentrate le sedi delle maggiori multinazionali?
Dove vanno i VIP per non essere disturbati? Dov'è il CERN? Dov'è la Croce Rossa?
Ma soprattutto dov'è il Forum economico mondiale?
Ma in Svizzera, che diamine!
Le stanze dei bottoni sono tutte lì, in Svizzera.
Come italiano sono orgoglioso della succitata battuta pronunciata da Orson Wells, però purtroppo non è del tutto corretta: in cinquecento anni di amore fraterno
gli svizzeri sono diventati il fulcro dell'economia mondiale, della ricerca scientifica, delle cliniche più ambite, eccetera,
Quindi gli Pleidiani dove avrebbero dovuto portare i loro capitali (di conoscenze si intende)?
Nell'arido deserto dell'Area 51 in Nevada, per poi sperperarli nella vicina Las Vegas?
Ovvio che no: i capitali (anche di conoscenze) si portano in Svizzera.
Così come le Sette Sorelle petrolifere hanno i loro bravi interessi nella confederazione elvetica,
anche le altre Sette Sorelle (Alcione, Celeno, Elettra, Maia, Merope, Sterope e Taigete, dette anche Pleiadi) hanno deciso di
visitare per primo il paesino di Schmidrüti nel Canton Zurigo.
Il contenuto del libro
Il libro è perlopiù fotografico e le immagini non lasciano scampo a dubbi interpretativi: o sono vere o sono false.
Non c'è spazio per affermare l'autenticità dell'immagine interpretandone l'oggetto in modo diverso (come aereo o pallone sonda per capirci),
le foto sono nitidissime e ben ravvicinate.
Anzi possiamo dire persino che è sbagliato parlare qui di UFO: gli oggetti volanti che si vedono si possono facilmente identificare come astronavi extraterrestri.
Resta solo il dubbio se di marca Subaru ("Pleiadi" in giapponese).
Poi oltre le immagini c'è la cronostoria dei contatti riportati da Meier, con i messaggi riportati fedelmente, i primi avvicinamenti col mondo dell'ufologia, le analisi
compiute sulle foto, i disegni schematici con la classificazione del tipo dei veicoli e immagini delle principali persone coinvolte all'epoca.
Forse non sarà esaustivo ma come volume è abbastanza completo per capire cos'è successo dal 1975 in poi in quel di Schmidrüti.
Va detto anche che è un libro di parte per cui non si riportano le obiezioni, le confutazioni, le analisi di chi considera questi "contatti" una clamorosa truffa.
Il messaggio
Pur tenendo il giudizio sospeso trovo che la cosa più a favore della tesi sostenuta sia il resoconto riportato da Meier. Mi spiego meglio.
Se un truffatore, non psicopatico quindi ma sociopatico, decidesse di inventarsi una storia di extraterrestri per racimolare qualche soldo con foto e libri vari o anche solo per mettersi in mostra,
beh io credo che dovrebbe cercare di essere il più convincente possibile.
La storia riportata da Meier invece sembra uscita da un b-movie di fantascienza: alieni dai nomi esotici che parlano telepaticamente mandando messaggi di amore universale
e che riescono a palesarsi continuamente ma solo davanti ad un singolo individuo durante il giorno ... sì, pare ci sia stato anche qualche altro testimone, ma
da foto del genere, con questi dischi volanti davanti a delle case in pieno giorno doveva emergere una testimonianza collettiva di cui uno dei tanti era Meier.
Senza contare che poi per arrivare lì avrebbero dovuto esserci le testimonianze di contorno dei territori limitrofi.
Insomma la Svizzera sarà anche piccolina, ma sono pur sempre otto milioni e mezzo di abitanti!
Ecco, la mia opinione è che è troppo assurdo per essere del tutto falso.
Per essere precisi la mia posizione non è esattamente il
"Credo quia absurdum"
di Tertulliano, ma si avvicina più al fortiano: "Penso che non sia sportivo nascondere le frodi. Accettiamo ogni cosa. Poi cerchiamo una spiegazione".
I risultati
L'associazione scaturita da questi contatti, pur con qualche deriva poco scientifica e molto new age, parla di pace nel mondo e partecipa a manifestazioni per la pace, invita
ad una sana alimentazione, all'ecologia, insomma: mi sembra che tutto sommato, nel complesso, porti avanti dei valori positivi.
Ma il prodotto più importante che scaturisce da qui a mio avviso riguarda l'appassionante serie televisiva degli anni '90 X-Files nella
quale alle spalle del protagonista Fox Mulder appariva l'immancabile poster con la scritta "I want to believe" su una delle foto di Meier.
O perlomeno se non era esplicitamente una delle sue per motivi di copyright, era ispirata direttamente da queste.
E questo poster possiamo definirlo decisamente ancora oggi un meme.
E poi c'è questo libro: che importa se le foto sono vere o false?
Queste immagini ci trasportano in tranquilizzanti bei paesaggi montani, nei quali poi i dischi volanti aggiungono quel fascino di mistero e suggestione.
E noi ci lasciamo trascinare.
Titolo: Contatti dalle Pleiadi
Autore: Brit Elders, Lee Elders, Thomas K.Welch
Copertina cartonata: 74 pagine
Editore: Rizzoli
Anno: 1990
ISBN: 881724953X 9788817249539
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