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La più grande costruzione in mattoni del mondo è la Cattedrale di Santa Cecilia
di Albi.
Semplicemente maestosa all'esterno, il meglio di sè lo mostra però nel ricchissimo interno: c'è un coro diviso da un magnifico Jubé, una splendida navata,
degli altari laterali affascinanti, ma il punto di maggior fascino è l'affresco del Giudizio Universale, assolutamente inquietante e di una fantasia degna
del miglior Hieronymus Bosch.
La costruzione è iniziata nel 1282, alla fine di quell'eccidio che Wikipedia definisce eufemisticamente le "lotte contro l'eresia albigese".
I catari sono chiamati anche albigesi proprio prendendo il nome da questa città dalla quale
l'eresia è nata.
Anche se sembra che la dottrina fosse eredità di quella bogomila a sua volta derviata da quella
manichea.
Le ricostruzioni storiche di queste derivazioni non sono provate, ma resta il fatto che catari (o albigesi) in Occitania, bogomili in Bulgaria, pauliciani in Armenia,
Patarini in nord Italia (da Milano fino a Verona) e manichei dall'Iran un po' in tutto il Medio Oriente, erano tutte sette religiose di stampo gnostico che presentavano
notevoli caratteristiche in comune, prima fra tutte il dualismo.
Albi è però oggi un'amena cittadina in cui non si respira più l'aria greve di quella "crociata", di quello sterminio, come succede ad esempio a
Carcassonne o al castello di
Castello di Montségur.
Per vedere le foto in sequenza cliccare qui.
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