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Ultimo aggiornamento: 26 Settembre 2020 (Vendémiaire - Cheval)

Avallon, la Borgogna un pò meno turistica

Non ha niente a che vedere con Avalon, la mitica (e poetica) isola dove giace Re Artù. Qualcuno ha ipotizzato che il nome di questa simpatica cittadina abbia ispirato Chrétien de Troyes dalla vicina regione dello Champagne (Avallon è in Borgogna ma abbastanza vicina a Troyes) per il suo ciclo arturiano. Però Avalon compare per la prima volta nel ciclo arturiano precedente di Geoffrey of Monmouth, che era britannico e probabilmente non conosceva questa simpatica cittadina della Borgogna.
E infatti la solita impeccabile Wikipedia per l'Avalon arturiana riporta etimologie più convincenti, ed in particolare quella di "Isola delle mele" (Aval o Afal, rispettivamente in bretone e in gallese, entrambe lingue celtiche).
La nostra Avallon è l'antica "Aballo" citata anche sulla Tabula Peutingeriana, però il toponimo sembrerebbe avere la stessa origine celtica di città delle mele.

Vicina al fiume Cousin, la cittadina sorge su un colle, ben difesa dalle mura medievali. La magnifica Cattedrale di Saint-Lazare, pur non essendo ricca come altre cattedrali francesi, nella sua relativa semplicità è affascinante.
Nella piazza di fronte alla cattedrale c'è la statua di una rana dello scultore Yvan Baudoin. Messa lì nel 2006 doveva essere un'installazione temporanea, ma è piaciuta talmente tanto che non solo è rimasta la statua, ma la rana è diventata anche il simbolo della città per quello che riguarda, ad esempio, l'ufficio del turismo che ha messo dei segnapercorsi in ottone con su la rana sparsi per i marciapiedi del centro.
Altro simbolo cittadino la statua del marchese Vauban, maresciallo di Francia ai tempi di Re Sole, uno dei più grandi ingegneri militari della storia. La statua è di Auguste Bartholdi, quello della Statua della Libertà di New York per capirci.
E infine c'è la Torre dell'Orologio, del 1456. Alta 49 metri è stata costruita dopo la guerra dei cento anni, poichè ci si era resi conto che mancava un sistema difensivo efficiente per la città: da qua si potevano avvistare i nemici e dare l'allarme.
Insomma: c'è molto da vedere in questa graziosa cittadina che probabimente cede spesso d'importanza rispetto alla vicina, ben più famosa, Vezelay con la sua abbazia capolavoro del romanico. Però una sosta ad Avallon merita di essere fatta.

(Per vedere le foto in sequenza cliccare qui).

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