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Si vous voyez comme la forêt est belle !
[...] C’est d’un calme, d’une grandeur épouvantables,
au point que je me surprends ayant véritablement peur.
Je ne sais pas ce que ces gueux d’arbres-là se disent entre eux,
mais ils se disent quelque chose que nous n’entendons pas,
parce que nous ne parlons pas la même langue, voilà tout.
Se potessi vedere quanto è bella la foresta!
[...] È così calma, di una grandezza così terribile,
che mi ritrovo davvero spaventato.
Non so cosa si stiano dicendo quei tizi, gli alberi,
ma si dicono qualcosa che non sentiamo,
perché non parliamo la stessa lingua, tutto qui.
(Jean-François Millet, da una lettera ad Alfred Sensier)
Forse solamente i più appassionati di pittura conoscono bene il nome di
Barbizon.
In questa graziosa cittadina
dell'Île-de-France
è nata e prosperata infatti la famosa
"Scuola di Barbizon",
un gruppo corposo (come si può vedere anche dalle foto sotto) di pittori realisti ma legati al movimento romantico.
Ne facevano parte Jean-Baptiste Camille Corot, Charles-François Daubigny, Alexandre-Gabriel Decamps, Narcisse Díaz de la Peña, Jules Dupré, Charles Jacque,
Jean-François Millet, Théodore Rousseau, Constant Troyon fino al 1875, ma negli ultimi anni erano stati raggiunti dalla nuova generazione,
forse più famosa, di quelli che stavano interpretando in modo nuovo la paesaggistica, ovvero gli impressionisti Claude Monet, Auguste Renoir e Alfred Sisley.
Tutti a Barbizon dunque!
Ma il sole che tutti irraggiava e a cui tutti ruotavano attorno è senz'altro
Jean-François Millet.
Inquadrarlo come realista con indole romantica o elogiarlo per l'introduzione di soggetti umili nei suoi quadri non rende ancora l'idea.
Millet è stato qualcosa di più e l'ha ben capito Dalì che ha scritto un intero libro su di un suo solo quadro, "L'angelus"
(e di questo libro mi riprometto di parlarne prima o poi).
Nella casa di Millet ora convertita a museo, ho provato ad accennare alle teorie di Dalì al gestore, ma questi le ha cassate subito come sciocchezze.
Evidentemente il mondo non è ancora pronto.
Per vedere le foto in sequenza cliccare qui.
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