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I russi, i russi gli americani
No lacrime non fermarti fino a domani
Sarà stato forse un tuono
Non mi meraviglio
è una notte di fuoco
Dove sono le tue mani
Nascerà e non avrà paura nostro figlio
(Lucio Dalla, "Futura")
Difficile andare a Berlino ed ignorare quel periodo, in particolare quell'ultimo periodo, durante la guerra fredda in cui la città era divisa in due.
Sarebbe come andare a Venezia e cercare di ignorare il '700, il barocco veneziano, oppure andare a Siena e cercare di ignorare il medioevo,
o ancora a Roma ignorando le rovine romane o a Firenza ignorando il risorgimento.
Ecco quindi che se nell'ultima pagina
qui dedicata alla capitale tedesca
avevamo visto una bella sequenza di immagini dalla
East Side Gallery,
ovvero ciò che resta del muro di Berlino trasformato in una vera e propria opera d'arte, questa volta partiamo dalla fine di questa lunga passeggiata e troviamo
l'Oberbaumbrücke.
Questo ponte sulla Sprea, come recita Wikipedia, "dal 1961 al 1989 è stato un 'passaggio di confine' pedonale tra Berlino Est e Berlino Ovest".
Poi naturalmente ci sono i palazzi, e nella bella Gendarmenmarkt troviamo il
Französischer Dom e la
Konzerthaus Berlin,
però il Leitmotiv (per restare in lingua) è sempre quello delle due Berlino, e il passaggio più famoso in assoluto tra le due parti della città è il
Checkpoint Charlie.
Qui molti tedeschi dell'est hanno perso la vita o sono andati in galera tentando la fuga all'ovest, ma molti altri hanno coronato il proprio sogno.
Quest'epoca, in particolare l'ultimo periodo cioè tra gli anni '70 e '80, non ha caratterizzato la città solo per gli edifici ma, curiosamente, anche per la musica.
Oltre al famoso Krautrock e alla
Neue Deutsche Welle, la New Wave tedesca,
Berlino è stata fonte d'ispirazione per molti musicisti come David Bowie (il periodo del
Duca Bianco),
Garbo (la già ricordata nella prima parte di queste foto "A Berlino... va bene"), e moltissimi altri ancora.
Però l'episodio narrato da Lucio Dalla è forse quello più significativo per i luoghi che si possono vedere in queste immagini: il Checkpoint Charlie per l'appunto.
Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino.
Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest.
Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi.
Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta.
In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito.
Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista.
Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi.
In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino Est, l'altro di Berlino Ovest che progettano di fare una figlia che si chiamerà Futura.
(Lucio Dalla)
Bellissima scena: sembra di vederli.
E questa citazione infine ci porta ad oggi, 4 Marzo 2023, l'ottantesimo anniversario della sua nascita.
Tanti auguri Lucio!
Per vedere le foto in sequenza cliccare qui.
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