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Disegnami una pecora...
(Antoine de Saint-Exupéry, "Il piccolo principe")

Ultimo aggiornamento: 09 Ottobre 2021 (Vendémiaire - Sarrasin)

Alla confluenza di due fiumi: Lione

Se il Piccolo Principe mi chiedesse di disegnargli Lione, andrei a colpo sicuro disegnandogliela in una scatola: è troppo complesso disegnarlo anche solo a parole, e comunque la scatola va aperta per vedere con i propri occhi.
La terza città più popolosa della Francia dopo Parigi e Marsiglia ha diverse anime, diversi aspetti. Sorge alla confluenza di due importanti fiumi francesi, lo svizzero naturalizzato francese Rodano e la Saona, che già la dividerebbero in tre zone, ma allo stesso tempo è ai piedi di due colline, la Croix-Rousse e la Fourvière che offrono altre due facce della città.
Esattamente alla confluenza dei due fiumi c'è il museo omonimo: un contenitore difficilmente catalogabile (antropologico? d'arte? tecnologico? tutto?) ma certamente affascinante.
Il suo abitante più famoso è stato senz'altro l'aviatore e scrittore Antoine de Saint-Exupéry, l'autore de "Le Petit Prince", il libro che ha portato alla perdizione le "santexuperine scalze", come le ha definite Labranca.
E dal Piccolo Principe a Barbie il passo è breve, ma anche no perché il "Barbie" più famoso di Lione è stato Klaus Barbie, il Boia di Lione, che parafrasando Vasco Rossi "ha fatto più morti lui che il petrolio". Capisco che quella tra il principe bambino di Saint-Exupéry e la bambola della Mattel sembri un'associazione di idee degna della trasmissione radiofonica 6gradi, però serve a ricordare che la pacifica città che vediamo oggi nei secoli è stata oggetto di carneficine, di cui solo l'ultima è stata quella del Boia di Lione, ma forse la più efferata è stata quella perpetrata durante le rivoluzione francese, e in particolare nei pressi di "piazzetta" Bellecour.



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