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Perché in questa seziona fotografica non mettere le immagini in modo che siano visibili più velocemente, magari con lo scorrimento?
In primis perché ho fatto voto di usare solo html in purezza, per cui l'unica concessione è una
pagina con le foto in sequenza che segnalo sempre in ultima riga, dove però bisogna comunque cliccare sui numerini sotto l'immagine,
e quindi non è velocissima.
In secondo luogo, ma principalmente, perché se non hai tempo di guardare le foto con calma, o hai sbagliato momento o hai sbagliato sito.
Non sono un Robert Capa, né un Henri Cartier-Bresson, né tantomeno un Helmut Newton, però al di là della perfezione tecnica, dell'inquadratura e della luce,
le fotografie sono sempre un mezzo di comunicazione e qualcosa hanno da dire.
Prendiamo le fioriere qui sotto ad esempio, quelle cassette con l'accostamento improbabile giallo-viola, o il bancale opportunamente girato in verticale.
Cosa ci raccontano? Voglia di bricolage o di risparmio? Ecologia del riciclo o paura che se le freghino nottetempo?
Associazione coraggiosa di colori, daltonismo o ultimi due barattoli disponibili?
E che dire della madoninna con la cornice barocca, in un paese che di barocco non ha praticamente niente?
Di sicuro non la troveremo sulle guide turistiche e ci resterà sempre il dubbio sulla sua datazione e sulla sua storia.
L'arredo urbano da parte dei privati è imprevedibile, e talvolta molto bello, come nel caso dell'ombrello, non si sa se messo ad asciugare o a proteggere le piante, che col suo
giallo cangiante fa splendere il sole sul paesaggio marino dello sfondo, ma anche su tutta la grigia via medievale.
E poi c'è anche l'arredo urbano retaggio di un passato remoto che non tornerà più ... ebbene sì, mi riferisco proprio al cartello che segnala la presenza di un telefono pubblico con la
precisazione "interurbano automatico". Che nostalgia. Quanti ne saranno rimasti ancora in tutta Italia?
E a proposito di tristezza, stringe il cuore vedere queste pittoresche piazzette, come piazza Colonna, soffocate dalle auto.
Laddove qualche lungimirante primo cittadino aveva previsto un momento di sosta e socializzazione all'ombra degli alberi, le auto rubano i metri, anzi i centimetri alla possibilità di sedersi.
Poi ci sono le tre foto dell'interno di San Silvestro: avrei potuto metterne di più, ma ho sempre paura di risultare noioso per chi non è appassionato d'arte figurativa.
Ma soprattutto avrei voluto metterne di più: con la scusa dei quattro monumenti maggiori questa chiesa con i suoi magnifici affreschi passa inosservata,
eppure se fosse ubicata a New York salterebbe in primo piano in tutte le guide.
Certo le immagini sono selettive: queste sono chiaramente fatte nel centro storico, anche Tivoli ha una sua periferia che inserita in questa deliziosa cornice contrasta ancora di più.
Però le viuzze, i vicoli le scalinate, il panorama circostante, sono quelle bellezze che cerco di fornire a chi non c'è stato, per raccontare storie, per immaginare situazioni,
per offrire spunti, per allietare.
Però per tutto questo bisogna dedicare un po' di tempo, con la fretta non si riceve niente.
(Per vedere le foto in sequenza cliccare qui).
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