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Il libro
Il libro è della francese Éditions Zodiaque specializzata in cartonati
che trattano di arte medievale.
E' molto simile all'italiana Jaca Book anche se quest'ultima spazia anche in altri ambiti.
Come anticipa il titolo è una raccolta a tema di immagini medievali, che sono sempre interessanti in generale, anche quando trattano di temi più quotidiani e realistici,
ma che diventano estremamente affascinanti quando trattano soggetti extra terreni.
A dispetto della preponderante produzione cartonata, purtroppo questo volume in particolare è in brossura e anche di fattura economica, il che è senz'altro apprezzabile quando si paga
ma diventa fastidioso col passare degli anni soprattutto per la copertina.
Infine ci sono alcune pagine, molto poche, con le foto a colori in patinata, e il testo è ovviamente in francese.
In generale sono immagini prese un po' in tutta Europa anche se con una certa predilezione per la Francia che, sciovinismo a parte, è una ricca miniera
dei soggetti in questione.
Fatta la panoramica, vediamo un po' più dettagliatamente cosa ci dà quest'opera.
Il contenuto
A mo' di introduzione c'è una bella poesia di cui riporto l'incipit qui sotto, poi si susseguono blocchi di pagine di testo alternati a blocchi di pagine di immagini numerate,
questi ultimi conclusi puntualmente con l'elenco dei soggetti e della loro ubicazione. Insomma: niente didascalie a turbare la poesia della foto, solo un numerino di riferimento.
Quasi come una violazione di una tacita par condicio, scorrendo le immagini colpisce la preponderanza degli angeli rispetto ai demoni.
Colpisce, ma non stupisce: da una casa editrice nata in un'abbazia c'è ragionevolmente da aspettarsi uno sbilanciamento in favore della propria parte rispetto agli avversari.
Eppure ... alla fine i demoni sono più accattivanti non c'è dubbio.
Consideriamo, ad esempio, la Divina Commedia.
Credo che la memoria scolastica collettiva riporti in generale una noia mortale verso le cantiche del Paradiso e del Purgatorio,
mentre per la prima cantica credo tutti abbiamo provato un morboso interesse.
Se poi pensiamo all'ambito cinematografico, soprattutto quello un po' più di massa, per un film di angeli ce ne saranno almeno cento che parlano di diavoli.
Forse ha ragione quel diavolo di John Milton, alias Al Pacino, ne l'Avvocato del diavolo:
"Io sto qui col naso ben ficcato nella terra e ci sto fin dall'inizio dei tempi.
Ho coltivato ogni sensazione che l'uomo è stato creato per provare.
A me interessava quello che l'uomo desiderava e non l'ho mai giudicato e sai perché?
Perché io non l'ho mai rifiutato nonostante le sue maledette imperfezioni!
Io sono un fanatico dell'uomo, sono un umanista... probabilmente l'ultimo degli umanisti."
Dal punto di vista dell'artista per l'iconografia angelica c'è poco su cui giocare: le ali (che compaiono solo a partire dal IV secolo, ma nelle opere rappresentate siamo ben oltre),
la lancia all'arcangelo Michele che sconfigge il drago e talvolta la bilancia per la pesatura delle anime.
Ma per i diavoli la fantasia si scatena, non ci sono limiti, e lo scultore, il pittore, il miniaturista e il vetraio possono dare il meglio di sè.
E' facile immaginare il perché: se noi poveri esseri umani siamo ben avvezzi con la sofferenza, la paura, il terrore,
e possiamo ben immaginarli in una scala anche più ampia di quella terrena,
con l'estasi, la felicità, la completezza, la nostra immaginazione arranca. Possiamo immaginarle dal punto di vista teorico, in opposizione ai mali del vissuto quotidiano,
ma renderle visivamente nell'immediatezza di un'immagine è ben altra cosa.
I testi infine rispecchiano lo sbilanciamento delle immagini: c'è molto sugli angeli, sul loro ruolo, sulla loro presenza nell'antico e nel nuovo testamento,
sulla loro suddivisione secondo Pseudo-Dionigi l'areopagita: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potestà, Principati, Arcangeli, Angeli,
nonché l'analisi singola di alcuni di loro, in particolare Michele, Raffaele e Gabriele.
C'è poco sulla parte avversa: viene analizzata solo la presenza nell'antico e nel nuovo testamento.
A detta dell'autore è giusto parlare del diavolo, ma non è corretto infondere la fede attraverso il terrore dell'inferno.
E comunque non sponsorizziamolo troppo!
S'ils n'existaient pas, il faudrait les inventer |
Se non esistessero, dovrebbero essere inventati |
(Dalla poesia di introduzione del libro)
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Autore: Chanoine Denis Grivot
Titolo: Images d'anges et de démons
Tipologia: brossura
Dimensioni: 21x25
Pagine: 128
Editore: Éditions Zodiaque
Anno di pubblicazione: 1981
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