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Per chi è associato a tutti gli altri viventi c’è speranza;
perché un cane vivo val meglio d’un leone morto.
Difatti, i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla,
e non v’è più per essi alcun salario; poiché la loro memoria è dimenticata.[...]
Va’, mangia il tuo pane con gioia, e bevi il tuo vino con cuore allegro,
perché Dio ha già gradito le tue opere.
(Ecclesiaste 9:4-7)
Ultimo aggiornamento: 22 Giugno 2020 (Messidor - Véronique)
Da zero a dieci, darei un otto all'idea e un sei allo svolgimento.
Intendiamoci: come libro di teologia sarà anche scritto bene, però da una titolo così interessante mi sarei aspettato ben altro.
Ma andiamo con ordine.
"La Bibbia secondo Linus" fa parte di una serie di libri dello stesso autore composta oltre a questo da
"Le parabole dei Peanuts" e "The gospel according to Peanuts" (questo, mi sembra, mai tradotto in italiano).
Il volume in questione, ma credo anche gli altri che non possiedo, è un raggruppamento tematico delle strisce di Schulz attorno al tema "Bibbia".
Le strisce inserite nel volume sono poi raggruppate a capitoli tematici e offrono lo spunto per un'interpretazione teologica di stampo specificatamente protestante.
Charles M. Schulz è stato forse il primo vignettista, il primo disegnatore umorista
ad inserire citazioni biblico evangeliche nelle sue strisce.
Quindi l'operazione effettuata da Robert Short non è azzardata o fuori luogo.
Va precisato che siffatti volumi sono stati accolti entusiasticamente da Schulz stesso:
"This new book is filled with wonderful quotes and is a real delight from beginning to end. Actually, I could not possibly be more pleased."
"Questo nuovo libro è pieno di citazioni meravigliose ed è una vera delizia dall'inizio alla fine. In realtà, non potrei esserne più contento."
Il punto centrale da cui scaturisce ufficialmente il libro può essere sintetizzato dalla vignetta qui sotto: "Sì, signore ... Geremia era un profeta ... ma si dovrebbe ricordarlo anche come primo vignettista politico. Non dipinse alcun quadro, ma le sue azioni misero in luce certe verità politiche di quei tempi". Ecco quindi la potenza delle immagini che valgono più di molte parole, ecco quindi come è possibile ritrovare tanta teologia nelle strisce di Schulz.
I capitoli
Per capire il punto a cui voglio arrivare può essere molto indicativo riportare per intero i titoli dei primi quattro capitoli come esempio illuminante del contenuto:
"Qual è la cosa migliore che puoi fare per te stesso e per gli altri? Conoscere la Bibbia!"
"Qual è il miglior modo per aiutare la tua chiesa? Conoscere la Bibbia!"
"Qual è il miglior modo per avere una buona educazione? Conoscere la Bibbia!"
"Qual è il miglior modo per aiutare il nostro paese, la nostra società, la nostra cultura, il mondo intero? Conoscere la Bibbia e farla conoscere agli altri!"
Ecco che la struttura tipo FAQ (frequently asked questions) ricorda molto un manuale di istruzioni (in questo caso della vita), mentre l'abuso dei punti esclamativi
dà molto il senso di fanatismo religioso. E questo fanatismo religioso si denota molto statunitense nel quarto titolo, nell'identificazione di "nostro paese", "nostra società" e
"nostra cultura", termini assolutamente alieni al linguaggio evangelico dove si parla semplicemente di "prossimo", laddove Gesù di fronte ad una domanda
esplicita definisce con la parabola del buon Samaritano il nostro prossimo come lo straniero, non certo con l'amico o il familiare
("se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene?").
La mia umile opinione
La mia umile opinione è che non si possa neanche considerare un libro di teologia nel senso più alto del termine.
E' un libro scritto da un cristiano per altri cristiani: non perde troppo tempo ad inquadrare il contesto dei testi sacri che cita,
non propone argomentazioni elevate, usa un linguaggio semplice ed incisivo non per essere chiaro ma per lasciare impressi slogan e regole del vivere.
C'è l'ansia del ministro religioso cristiano di rafforzare l'adesione dei fedeli.
Attira il pubblico con la più popolare delle strisce umoristiche, i Peanuts, per poi poter lanciare i propri dolciniani
Penitenziagite, che declinati in versione protestante diventano
"Conoscere la Bibbia! Conoscere la Bibbia! Conoscere la Bibbia! Conoscere la Bibbia!".
Sarebbe stato auspicabile a mio avviso uno sviluppo più asettico, meno enfatico, più tecnico, con meno slogan,
che nel complesso presentasse il cristianesimo non in modo fanatico, ma più sereno.
L'autore forse si sentiva un portatore di verità animato dal furore della Parola, ma rischia di passare per emerito fanatico religioso.
Schulz nelle sue strisce ha sempre ottenuto esattamente l'effetto contrario: sono lette ed apprezzate anche da chi cristiano non è.
Autore: Robert L. Short
Titolo: La Bibbia Secondo Linus
Tipologia: brossura
Dimensioni: 18,5x11,5
Pagine: 168
Editore: Piero Gribaudi Editore
Anno di pubblicazione: 1991
ISBN: 88-7152-302-4
Prezzo: L.17.000
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