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All those moments will be lost in time,
like tears in rain.
Tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia.
(Rutger Hauer/Roy Batty, "Blade Runner")
"Qualsiasi cosa È, sarà ERA".
Il concetto dell'impermanenza
è spietato e ci ricorda che non dovremmo affezionarci a niente perché tutto passa, tutto è inconsistente.
Sono consapevole di essere nei guai: mi affeziono a tutto, non butterei via niente, conservo a volte con amore, a volte distrattamente, a volte inevitabilmente smarrisco fisicamente
ma conservo il ricordo. E ci saranno anche cose di cui non ho conservato neanche il ricordo ma, come un novello de La Palice, non me ne viene in mente neanche una.
Se il consumismo tirannico vorrebbe che buttassimo tutto, il ribelle che c'è in me conserva anche le scatolette di latta delle caramelle.
Quando (il mai abbastanza citato) Guido Gozzano poetava delle "buone cose di pessimo gusto" presenti nel salotto di Nonna Speranza,
parlava di oggetti artigianali ("Loreto impagliato e il busto d'Alfieri, di Napoleone") o addirittura di bricolage, di fai da te ("i fiori in cornice", "gli scrigni fatti di valve").
Qua invece siamo ben oltre: non c'è più neanche il pregio dell'unicità perché stiamo parlando di prodotti industriali, fatti in serie,
e se le creazioni artigianali prendono la patina dell'antichità, gli oggetti industriali diventano brutalmente vecchi.
Io credo però che la poesia sia negli occhi di chi guarda, e credo che anche un inguaribile distratto, come spesso sono anch'io, possa essere guidato ad osservare meglio.
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Partiamo dall'alto, dagli angioletti annoiati di Raffaello nella
Madonna Sistina,
poi scendiamo di un gradino e arriviamo al logo della Fiorucci
che li ha (sembra) ripresi in veste pop, e infine scendiamo ancora di un gradino per entrare nel delizioso giardino del lezioso,
dove troviamo queste due magnifiche opere che a suo tempo celavano dolci segreti e che sembrano riprendere non tanto l'originale raffaellesco (già pop e ironico di suo),
quanto la provocante copia voluta da Elio Fiorucci
come logo per la sua azienda.
È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. |
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Se per i più giovani la parola Sputnik evoca solo il nome di un vaccino, per i più anziani questo nome dovrebbe evocare la fatidica data del
4 ottobre 1957 quando l'Unione Sovietica mettendo in orbita il primo satellite dell'umanità, lo
Sputnik 1, ha dato avvio alla corsa nello spazio. |
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Non ha niente a che fare col film
con Ginger Rogers e Fred Astaire: a quanto pare la Barkleys è un'azienda statunitense dello stato di Washington (quello delle torte di Twin Peaks),
è stata fondata nel secolo scorso ed è partita con tre gusti di caramelle: Peppermint, Cinnamon e Wintergreen.
Questa scatola era di quelle alla cannella (Cinnamon).
Tu devi scomparire anche se non ne hai voglia |
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Qui siamo su un altro livello sia di gusto che di fattura.
L'immagine ottoncentesca è sobria ed elegante, il coperchio ha la cerniera che ne consenta l'apertura e in generale i materiali sono di buona qualità. |
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