* HOME * | * VALSQUARANTO E DINTORNI * |
Eviterò di spiegare chi sono stati i Gatti di Vicolo Miracoli, e cosa hanno rappresentato con la loro comicità e la loro musica.
Per tutto questo rimando all'immancabile Wikipedia.
Per chi non lo sapesse, quindi per i Millenials e per i distratti, dirò solo che "Verona Beat" è stata la loro canzone più famosa, inno dell'Hellas Verona l'anno dello scudetto e
sigla iniziale del film pseudo-biografico "Arrivano i Gatti".
Scritta da Nini Salerno e Umberto Smaila, questa meravigliosa canzone introduce il film accompagnando i nostri quattro eroi in un giro in bicicletta tra le meraviglie di Verona.
Nel film questo giro ciclistico dovrebbe rappresentare l'itinere verso il lavoro, ma per un qualsiasi veronese che presti attenzione ai posti è un delirio di avanti e indietro,
salta di qua e salta di là senza senso.
E' giusto così: Carlo Vanzina ha voluto omaggiare la nostra stupenda città cogliendone il meglio, ma siccome la città è sovrabbondante di bellezze, qualcosa si è dovuto sacrificare.
Vecchie favole |
Si entra subito nel vivo con tre versi per tre immagini poetiche più immediate di qualsiasi discorso.
Quel "vecchie favole" riecheggia il gucciniano "mi piaccion le fiabe raccontane altre" che il bambino rivolge al vecchio in quella che forse è una delle più famose canzoni del
cantautore pavanese dall'album "Radici" del 1972, di sette anni prima quindi di "Verona Beat".
Nella canzone di Guccini il vecchio descrive il paesaggio seguendo i suoi ricordi, ma per il bimbo che riesce a malapena immaginare quei paesaggi favolosi, tutto diventa fiaba,
immaginazione. |
Libri e musica |
Nini Salerno è del '48, Umberto Smaila è del '50, la Musica beat ha la sua
massima esplosione a metà degli anni '60: è chiaro che ci stanno raccontando la loro adolescenza, la loro gioventù. |
L'automobile |
Se l'emancipazione musicale di allora può far sorridere, che dire di quella fisica?
Adesso anche per i figli patentati c'è in media la possibilità di avere qualche mezzo, ma all'epoca già un'auto per famiglia era una conquista sociale. |
Beat Beat cos'era il Beat |
Onomatopeico: beat vuol dire battere, il termine cantato in modo così ripetuto dà proprio il senso della parola stessa. |
Poi rinascere |
Bellissimo l'uso del verbo rinascere: la vita precendente orientata alla scuola, al lavoro, alla famiglia e inquadrata nei valori tradizionali
era evidentemente sentita come una sorta di agonia.
La musica acquista un valore salvifico, di emancipazione, di creazione di qualcosa di nuovo. |
Fughe inutili |
Se il Gruppo di Baglioni era distratto dalle apparizioni Merilù, qui anche i nostri ci dicono che avevano una lei da visitare.
E vorrei ben vedere! Che razza di adolescenti sarebbero stati altrimenti? |
Diario al limite |
E' una strofa assolutamente stupenda. |
Cantautori |
Altro fenomeno musicale che stava nascendo in quegli anni.
Il termine cantautore Francesco Guccini l'ha in più occasioni associato al termine "camelopardo" con cui nel medioevo chiamavano la giraffa non sapendo come altro chiamarla:
un incrocio tra una cammello (come fisico) e un leopardo (come colore). |
Beat Beat cos'era il Beat |
Ancora il refrain, onomatopeicamente battente, ci interroga e si interroga. |
Poi un brivido |
Richiama quasi le ricordanze del Leopardi: "e intanto vola / il caro tempo giovanil, piú caro". |
Oggi in sciopero |
Spiace dirlo ma l'oggetto di questo verso non è il vero dramma del Bangladesh, che purtroppo ha avuto ricorrenti crisi umanitarie. |
Senza un gemito |
Questo è un verso che vale da solo l'intera canzone. Come commentarlo?
La prosa non avrà mai la forza di dire quello che la poesia trasmette chiaramente. |
Suoni e lacrime |
Splendida chiosa: la musica non è stata solo musica, è stata una crescita. |
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Qui sotto il percorso fatto nel video, ovvero nella sigla iniziale del film "Arrivano i gatti", che
si può trovare a questo indirizzo (anche se con Youtube non si può esser mai certi di nulla).
Il luoghi sono sempre più o meno quelli, in fondo sono passati solo quarant'anni, ma lo spirito è decisamente diverso.
Il video è del 1979, le mie foto sono state fatte in fase 2 della quarantena 2020.
Diciamo che non ho faticato a trovare inquadrature senza tante auto e persone.
Una curiosità, una cosa di cui secondo me nessuno si è accorto: l'inquadratura dei nostri ciclisti che passano davanti a Castelvecchio è stata fatta necessariamente
secondo me dall'imbocco del vicolo Miracoli, che ha dato il nome al gruppo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
* HOME * | * VALSQUARANTO E DINTORNI * |