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La parola dialettale veronese “piloton” è traducibile approssimativamente con la parola italiana “pilone”. Si tratta di un betilo situato sul dorsale del monte Preafitta, a cavallo tra la Valsquaranto e la Valpantena. Crocevia di cinque strade, splendido punto panoramico, negli ultimi anni è stato stabilizzato nel terreno con una base cementificata che fa anche da tavola d’orientamento, ed è stato arrichito da una targa esplicativa del monumento.
L’unica cosa certa di questo pietrone è l’origine antica (vedi anche "Cippi e pietre miliari sulla via consolare romana Postumia a Verona" ). Di derivazione romana o antecendente, potrebbe essere forse un miliario romano, o forse secondo l’ipotesi di Umberto Grancelli (a cui ha dato molto seguito Solinas) potrebbe rappresentare nell’impianto di Verona romana un allineamento tra Cardo e Decumano (dal Grancelli invertiti rispetto all’ufficialità archeologica) col sorgere del sole il giorno del solstizio d’estate. Da quest’ultima ipotesi negli ultimi anni sono sorte iniziative folcloristiche al limite della New Age a ore improbabili della mattina, naturalmente il 24 Giugno. Ci piace pensarle accompagnate dal “Also sprach Zarathustra” di Strauss come nel celeberrimo film “2001 Odissea nello Spazio” di Kubrik.
E’ interessante notare che anche l’etimologia della parola rischia di presentare la stessa ambiguità. Se consideriamo il termine “piloton” tout-court troviamo una corrispondenza esatta in esperanto: “pilota”. In effetti come cippo orientativo il Piloton pilota nelle varie direzioni (c’è anche un navigatore rumeno “PilotOn”). Se invece vogliamo accompagnare l’interpretazione esoterica, nella Treccani troviamo un’etimologia che dal greco ci rimanda ai templi egizi, dove il Pilone era un porta di accesso, così come per i Greci, il solstizio d’estate era “La porta degli uomini” (quello invernale come “La porta degli Dei”).
Un’ultima etimologia completamente gratuita, ma piacevolmente demenziale, è quella che simbolicamente ci consente di associare il nostro betilo eretto sulla collina con il personaggio di “Pilone” (Anthony "Meat" Tuperello nell’originale) nel celebre film “Porky's”. E chissà che l’interpretazione itifallica non sia anche più azzeccata delle precendenti!
Ma se al simbolo maschile deve corrispondere il simbolo femminile, cosa di meglio della vicina “Fontata delle Strie”, a cui la mitologia associa le Anguane creature mitiche, divinità protettrici dei luoghi d’acqua e delle sorgenti in particolare, associate anche alle più note ondine? Analizziamo quindi il vicino paese di Montorio Veronese e troveremo in piazza Buccari un monumento ai caduti che è assolutamente simile, se non sovrapponibile ad un obelisco. Ora sul significato esoterico degli obelischi rimando ai molteplici siti che si trovano in rete. Ci basti ricordare che oltre ad un simbolo solare rappresenta un congiungimento con le “energie della terra”. Basti pensare che quelli originali egizi sono stati prelevati e portati nelle più importanti città del mondo in posti strategici. A Montorio ci si è accontentati di una copia. Bene: ora uniamo i tre punti sopracitati e avremmo un magnifico allineamento che manco quello di San Michele è così preciso!
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