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Le Tavolette enigmatiche? cosa sono?
a cosa servivano?
(Adalberto Piccoli, "Ragioni di una mostra", pag. 19)
Introduzione - Le tavolette enigmatiche - Dove: Europa! - Scopo e catalogazione
Introduzione
Come per la
pagina sulla triplice cinta
(ma come pure per altre pagine in particolare di questa sezione), anche qui prendo spunto da un libro per parlare di un argomento.
E in questo specifico caso il libro in questione è nato per una mostra che si è tenuta nel 2010 a Cavriana (MN).
Se per le pietre di fulmine, di cui ho parlato in
questa pagina,
c'era un valore apotropaico, e se per le triplici cinte di cui sopra si può immaginare un simbolismo sacro o storico,
riguardo alle
brotlaibidole o tavolette enigmatiche
non si può dire niente come si evince dalla citazione che ho riportato sopra, e che può tranquillamente riassumere l'intero argomento in due domande.
Quindi mi limiterò a riassumere quel poco che sappiamo e che viene trattato nel libro,
corredandolo in fondo alla pagina con foto mie fatte al
museo di Cavriana (MN),
che merita una visita se siete in zona, nonché al
Museo archeologico nazionale di Mantova
che si trova nel perimetro, o meglio accanto, al Palazzo Ducale.
Le tavolette enigmatiche
Wikipedia per me è un riferimento.
Non che sia impeccabile, perfetta, completa, ma quale enciclopedia può dire di esserlo?
Però dà sempre indicazioni base da cui partire e, nel mio caso, evitare di ripetere quella che dovrebbe essere una conoscenza ufficiale, condivisa.
In casi come questi però Wikipedia dà per sua natura qualcosa in più: ci dice quanto una voce minore, un argomento non proprio famosissimo,
sia percepito nelle varie culture.
Ora la voce relativa alle tavolette enigmatiche è completamente assente nella versione in inglese, solitamente la più completa e articolata,
mentre è presente, ovviamente, nella
versione tedesca
(per chi come me non sa il tedesco consiglio di usare il tasto destro del mouse all'interno della pagina per tradurla interamente in italiano).
Dico "ovviamente" innanzitutto perché il termine stesso è tedesco, brot-laib-idol che si può tradurre come "idoli a forma di pane";
e questo perché molti ritrovamenti sono stati fatti in Germania.
Ora per chi ha diligentemente cliccato sui link a Wikipedia dovrebbe essere chiaro (si fa per dire) cosa sono le tavolette enigmatiche o Brotlaibidole.
Per gli altri sintetizzo: sono sassi, ciottoli direi, o terracotte lavorate con simboli piuttosto elementari in genere,
che si richiamano perlopiù tra loro e che non sono riconducibili a niente di conosciuto.
Questi manufatti hanno in comune anche il fatto di essere stati ritrovati tutti in siti archeologici dell'età del bronzo.
Il libro dà il numero delle tavolette conosciute come più di 300, ma sul
CORPUS ANALITICO del sito del museo archeologico
se ne trovano per la precisione (ad oggi) 364: direi ben più che 300, ma il libro ricordo che è del 2011.
Questa apprezzabilissima tabella del CORPUS ANALITICO presente sul sito del museo ci dà anche la distribuzione delle provenienze e delle attuali collocazioni,
(repetita iuvant: cliccare per credere),
nonché l'immagine delle tavolette e altri dettagli.
Faccio tanto di cappello ai due curatori della pagina Web, Adalberto Piccoli e Alessandro Zanini, perché questo è il modo in cui si fa, si diffonde cultura:
rendendo le informazioni fruibili facilmente a tutti (e gratuitamente che non guasta).
Trovare tabelle sinottiche così precise, puntuali, complete non è cosa normale.
Dove: Europa!
Se la più grande mostra che ha radunato più tavolette tutte assieme mi risulta essere stata questa di cui parliamo (a Cavriana nel 2010),
le Tavolette Enigmatiche appartengono comunque all'Europa in generale.
La prima tavoletta di cui si ha notizia è quella rinvenuta dal barone Jeno Nyary negli scavi nel 1868/1872 a
Hévmagyarád:
siamo in Slovacchia a due passi dall'Ungheria.
I nomi con cui sono stati battezzati questi oggetti misteriosi ci dicono parecchio sulla loro "europeità", così come sulla loro sconosciuta funzione.
Riporto dal capitolo "Definizione di 'tavolette enigmatiche'" di A.Piccoli/A.Zanini:
- Plain oblong de terre cuite (O.Montelius, 1895)
- Tongebilde (Morton, 1955)
- Oggetti enigmatici (F.Zorzi, 1956)
- Totenspel
- Timbri
- Tokens
- Talismani a tavoletta (O.Cornaggia Castiglioni, 1976)
- Brotlaidbidol
- Tavolette enigmatiche (termine introdotto forse da P.Simoni, 1966)
Riportando le principali provenienze un'infografica del libro ci dice che il 45% viene dall'Italia, il 22% dalla Slovacchia, il 7% dalla Romania,
il 6% dall'Austria, il 5% dalla Germania e via a seguire Repubblica Ceca, Ungheria Croazia e altri ancora.
Nella cartina ho vagamente indicato le zone di maggior concentrazione, ma in realtà ci sono ritrovamenti singoli anche molto più a nord.
(Per i soliti motivi di copyright non riporto le cartine più dettagliate presenti nel volume).
Nella seconda metà del volume sono riportati dei singoli capitoli (ben fatti) per ciascuno dei singoli siti di scavo con le relative Brotlaidbidole ritrovate,
e a questo punto ben contestualizzate.
Scopo e catalogazione
Sono riportati rilievi e analisi fatti in modo scientifico e dettagliato, e al di là di ogni ragionevole dubbio possiamo dire che si tratta di manufatti,
ma nessuna analisi dell'oggetto in sé può suggerirci il suo scopo finale.
Si azzardano timide ipotesi di oggetti di comunicazione che travalicano le miriadi di lingue che esistevano nel continente,
o come suggeriscono alcuni i nomi poi è sempre valida l'idea di oggetti di culto, o comunque con funzione religiosa,
però alla fin fine non si può dire nulla di vagamente comprovato.
La catalogazione, il raffronto e la schematizzazione dei simboli possono aiutare la ricerca che a quanto pare continua ancor oggi.
Forse ci sarebbe bisogno di un nuovo Turing con la sua macchina, la cosiddetta
Bomba,
che riesca a decifrare questo enigma.
Nel frattempo, veleggiando con la fantasia, mi sembra che i simboli somiglino molto agli schemi ripetuti dei vari
Crop circles.
Fantasie naturalmente, però ...
Autori: Vari
Titolo: Enigma - Un antico processo di integrazione europea: le Tavolette Enigmatiche
Tipologia: Brossura
Dimensioni: ?? x ?? cm
Pagine: ???
Editore: Supplemento al n.XIV di "Annali Bencensi"
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: Non riportato
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