Cominciamo dalla fine: nel 2006 esce nelle sale un film destinato a fare scalpore, "Il codice Da Vinci", per la regia di Richie Cunningham, pardon volevo dire di Ron Howard.
Ma questo film non è nato da una sceneggiatura originale: è stato tratto dall'omonimo romanzo (di suo scritto già come una sceneggiatura) di Dan Brown.
Ma se la trama era di Dan Brown le idee non erano esattamente inedite, erano palesemente tratte dal libro "Il santo Graal" (The Holy Blood and The Holy Grail)
di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln.
Per inciso segnalo anche una piccola inesattezza sulla pagina
italiana laddove troviamo:
"Il Santo Graal sarebbe stato romanzato con successo da Dan Brown nel suo romanzo del 2003 Il codice da Vinci,
usando perfino i cognomi di Richard Leigh e Michael Baigent per il personaggio Leigh Teabing (il cui cognome è l'anagramma di Baigent).
I tre autori querelarono Brown per plagio ma persero la causa". Sulla pagina in
inglese
invece troviamo correttamente che "in 2005 Baigent and Leigh unsuccessfully sued Brown's publisher, Random House, for plagiarism",
cioè solo Baigent e Leigh fecero causa per plagio alla casa editrice.
E ovviamente la persero perché già nel loro libro dichiaravano di aver preso la teoria da qualcun altro, per cui passò la tesi della difesa che sosteneva che erano idee diffuse
utilizzabili da chiunque.
Ricapitolando col mitico Angelo Branduardi:
"E venne il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto / Che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò".
Ma qual è il nostro topo? I tre autori nel libro citano esplicitamente la loro fonte:
Gérard de Sède,
che nel suo libro "L'Or de Rennes ou La Vie insolite de Bérenger Saunière" narrava la storia di questo pretino che dopo essere stato trasferito a Rennes-le-Château,
durante i lavori di ristrutturazione della chiesa pare avesse trovato un tesoro, e infatti la sua vita cambiò radicalmente.
Ma non siamo del tutto arrivati al topo di partenza, perché la teoria di de Sède era che Bérenger Saunière avesse in realtà scoperto un complotto millenario;
scoperta che in qualche maniera gli fece arrivare sostanziosi finanziamenti.
Riassumo citando molto brevemente Wikipedia:
- esiste una società segreta nota come Priorato di Sion, che ha una lunga storia risalente al 1099, e ha avuto una lunga serie di illustri Gran Maestri compresi Leonardo da Vinci, Victor Hugo e Jean Cocteau;
- essa fondò i Cavalieri templari come suo braccio militare e finanziario;
- essa ha il compito di installare la dinastia Merovingia, che governò i Franchi dal 457 al 751, sul trono di Francia e del resto d'Europa.
Da dove prese tutte queste idee Gérard de Sède?
Nella sua pagina troviamo:
Nel 1956, divenne fattore, e fu durante questo periodo della sua vita che incontrò Roger Lhomoy che era il suo porcaio -
Lhomoy aveva in precedenza lavorato come guida turistica presso il Castello di Gisors in Normandia e dichiarava di avere scoperto un ingresso segreto ad un seminterrato lungo 30 metri,
largo nove e alto circa quattro e mezzo, sotto il torrione interno del castello - all'interno di questo seminterrato Lhomoy sosteneva di aver visto 19 sarcofaghi di pietra,
ciascuno lungo due metri e largo 60 centimetri - ma Lhomoy fu ritenuto un bugiardo:
ciononostante, questo episodio servì da ispirazione a Gérard de Sède per scrivere un articolo su Gisors, il che gli fece conoscere Pierre Plantard;
subito dopo iniziò una collaborazione tra i due che ispirò a Gérard de Sède il suo libro del 1962,
Les Templiers sont parmi nous, ou, L'Enigme de Gisors ("I Templari sono fra di noi, o l'Enigma di Gisors"), che aprì la strada per l'introduzione del mitico Priorato di Sion.
Ed eccoci arrivati finalmente a Gisors!
Quindi le due cittadine, Rennes-le-Château e Gisors, sono entrambe ammantate di mistero per la teoria del Priorato di Sion che proteggerebbe la linea di sangue direttamente da Gesù,
(Saint Graal deriverebbe quindi da Sang-Real) che non morì sulla croce ma ebbe dei figli dalla Maddalena.
Fin qui la teoria di de Sède, Plantard, Baigent, Leigh, (Lincoln?) e Dan Brown.
Ma per entrambe le cittadine troviamo anche un'ipotesi un po' più terra terra,
per quanto comunque affascinante e indimostrata: ci sarebbe nascosto da qualche parte un tesoro dei templari.
Se a Rennes-le-Château, l'ultima volta che sono andato tanti anni fa, ho trovato cartelli che vietavano scavi non autorizzati in tutto il territorio comunale,
a Gisors c'è invece un cartello esplicativo (vedi foto 22) di dove potrebbe trovarsi il tesoro, con tanto di foto di un signore che l'ha cercato qualche decina d'anni fa.
Dov'è il tesoro? Semplice: dietro quella porticina chiusa che si vede nella foto 23 (e oltre la porta nella foto 24).
E qui veniamo al punto interessante: in Francia invece di fare le crociate contro le teorie alternative, non scientifiche, non documentate,
le cavalcano creando così un interesse turistico che dà piacere a chi lo pratica, ma dà ancor più piacere a chi lo riceve.
E con questo mi ricollego a quello che ho scritto la
settimana scorsa
a proposito del concetto di truthiness, quindi possiamo dire che il tesoro dei Templari di Gisors è come il nostro balcone di Giulietta.
Per quello che mi riguarda invece, il vero tesoro di Gisors è la chiesa di
Saint-Gervais-Saint-Protais.
Mi sembra che sia leggermente declassata dai puristi della storia dell'arte, credo a causa del pot-pourri di stili che si sono accavallati nei secoli,
ma personalmente invece l'ho trovata affascinante, e come succede in questi casi l'ho fotografata in modo pressoché inventariale,
anche se poi quando devo pubblicare le foto in una pagina web come questa faccio una cernita drastica, perché penso sempre che possano annoiare.
Se infine a tutto questo aggiungiamo anche i lavatoi, direi che questa cittadina normanna un giro lo meriti.
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Galleria di immagini (cliccare per vederle ingrandite)
Mappa
Le mura del castello
Il generale de Blanmont
Le mura del castello
Le mura del castello
I lavatoi
I lavatoi
Saint-Gervais-Saint-Protais
Saint-Gervais-Saint-Protais
Saint-Gervais-Saint-Protais
Saint-Gervais-Saint-Protais
Saint-Gervais-Saint-Protais portale
Saint-Gervais-Saint-Protais interno
Saint-Gervais-Saint-Protais interno
Saint-Gervais-Saint-Protais interno
Saint-Gervais-Saint-Protais interno
Il castello
Dentro le mura del castello
Dentro le mura del castello
Dentro le mura del castello
Dentro le mura del castello
Dentro le mura del castello
La porta del tesoro (segreta!)
La porta del tesoro (segreta!)
Dentro la porta del tesoro
Panorama
Le château
Les fleurs de Gisors
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