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Ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2024 (Floréal - Houlette)

I Templari c'entrano sempre
(Umberto Eco)

Il circuito di Larzac prima parte

Siamo in Occitania, nell'arrondissement di Millau di cui ho già postato delle foto in questa pagina. Qui l'ufficio del turismo suggerisce il bellissimo "Circuit Larzac", un percorso che passa attraverso vari siti legati ai Templari e (dopo il 1312) agli ospitalieri.
Un paio di settimane fa ho parlato del libro di Guenon su San Bernardo di Chiaravalle cofondatore dell'ordine dei templari. Nella pagina ho citato la battuta di Umberto Eco: "Quando uno tira in ballo i Templari è quasi sempre un matto". Ebbene qui non solo si tirano in ballo pesantemente, ma sono l'asse portante del turismo in zona.
Impossibile evitarli!

Per vedere le foto in sequenza cliccare qui.

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Galleria di immagini (cliccare per vederle ingrandite)


Mappa
Mappa
Le mura
Le mura
Le mura
Le mura
Le mura
Le mura
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
Il vaso a tema
Il vaso a tema
I vasi
I vasi "normali"
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'inquietante sasso
L'inquietante sasso
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
L'interno della cittadina
Le mura
Le mura
Panoramica
Panoramica
Panoramica
Panoramica
Le lapidi
Le lapidi
I tetti
I tetti
La chiesa
La chiesa
La croce patente
La croce patente


*** La Couvertoirade ***

Per trovare qualcosa su Wikipedia è meglio andare sulla versione francese che si trova in questo link. Come possedimento faceva parte dell'Abbaye de Gellone a Saint-Guilhem-le-Désert fino all'arrivo dei templari nel XII secolo. Per loro fu soprattutto un centro agricolo che fecero prosperare, ma all'inizio fu scelta per la sua posizione sulle rotte che portavano in Terra Santa.
Oggi è una graziosa cittadina orientata esclusivamente al turismo, dove al di là delle aggiunte di simboli templari ovunque, si respira un'aria intrisa romanticamente di medioevo.
Le mura, gli edifici, e strade, sono tutto sommato originali o comunque ben ricostruite. Poi, ovviamente, bisogna silentemente rassegnarsi ai negozietti di souvenir, un po' falsi e un po' kitsch, perché alla fine sono questi che tengono in piedi i monumenti storici come questo. Nell'ottocento questa cittadina come altre si era svuotata con l'esodo rurale pur mantenendo la sua attività agricola, ed è solo grazie al turismo del secolo successivo che è potuta rifiorire un po'.

Mappa
Mappa
Per non sbagliarsi
Per non sbagliarsi
La piazza
La piazza
La chiesa
La chiesa
La chiesa
La chiesa
La chiesa
La chiesa


*** La Cavalerie ***

Quando fondarono la (Commenda di La Cavalerie) i templari costruirono due città: la Vecchia e la Nuova Cavalerie. "La Cavalerie Vieille" scomparve completamente tra il XIII e il XIV secolo. Quello che resta de "La Cavalerie Neuve" è poco e si trova attorno alla chiesa. Comunque visto che è sulla strada un giretto lo merita.

Panorama
Panorama
Panorama
Panorama
Panorama
Panorama
Rocce e vegetazione
Rocce e vegetazione
A caccia di farfalle
A caccia di farfalle
La valle
La valle


*** I dintorni ***

Il circuito prende nome dal Causse du Larzac, l'altopiano carsico del Larzac che va da Millau (Aveyron) a Lodève (Hérault). Già questo di suo è spettacolare per cui gli spostamenti da una cittadina all'altra da soli meritano il giro.
Se è splendido da visitare è altresì duro da viverci: il microclima è impietoso, l'approvvigionamento d'acqua dipende molto dalle cisterne così come l'economia dipende molto dall'agricoltura (che a sua volta dipende dall'acqua e il cerchio si chiude).
Nel 1971 l'altopiano è stato teatro di proteste per impedire l'ampliamento di un accampamento militare che avrebbe portato all'esproprio di terre ai contadini. E siccome i francesi non sono come noi, quando protestano lo fanno sul serio, alla fine dopo dieci anni il (allora) nuovo presidente Mitterand ha ceduto e ha cancellato il progetto.
Poi nel 2003 ha ospitato anche una manifestazione in cui "più di 200.000 persone si sono riunite per tre giorni per riflettere sull'impatto della liberalizzazione del commercio sulla loro vita quotidiana".
Se qui è dura la natura, gli abitanti non sono da meno. E forse dovremmo prendere esempio.

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