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Ultimo aggiornamento: 04 Gennaio 2025 (Nivôse - Lapin)
Frederick: E dov'è la biblioteca privata del barone?
Frau Blücher: Non so di cosa parli, signore.
Frederick: Be', questi libri sono molto generici. Li ha qualsiasi medico nel suo studio.
Frau Blücher: Questa è l'unica biblioteca di cui io sappia, dottor Frankenstun.
("Frankestein Junior")
Il volume - La collana - La Vister - Giovanni Battista Della Porta - Franz Anton Mesmer
Il volume
Si tratta di un'edizione fuori commercio che risale forse agli anni '50 dello scorso secolo, o almeno credo:
non sono riuscito a reperire molte informazioni in proposito.
Eppure per quanto danneggiato si vede che è di buona fattura: cartonato, la carta è di buona grammatura, le illustrazioni sono buone e
il testo è fatto con competenza, non certo improvvisato.
Non sono un esperto di editoria, ma da quel che posso constatare le edizioni fuori commercio sono prodotte in genere per due motivi.
Il primo è quello di una distribuzione gratuita da parte di aziende a clienti e collaboratori.
Sostanzialmente stiamo parlando di libri che sono un'evoluzione di una brochure o che hanno comunque una valenza di marketing
(il che non toglie nulla alla qualità del loro contenuto).
Il secondo è per evitare questioni di copyright o altre spese aggiuntive,
laddove i libri sono prodotti da privati o associazioni e hanno quindi una distribuzione all'interno di una cerchia ristretta.
Se tecnicamente dovrebbero essere gratuiti, in pratica spesso sono venduti per recuperare quantomeno le spese di stampa.
Non so come funzioni la parte legale, ma credo che dati gli esigui numeri siano comunque tollerati.
Il nostro volume appartiene senz'altro alla prima categoria.
La collana
Pur non avendo un vero editore il libro in questione fa parte di una collana: "Galleria di medici strani",
e sarebbe bastato questo titolo a farmelo comprare, ma poi l'ho sfogliato e non ho più avuto dubbi.
E per fare una piccola nota personale devo dire che alle volte sarebbe meglio averli: l'ho pagato ben 20 Euro sulla bancarella per poi scoprire che, come al solito,
in rete l'avrei trovato a meno, in media circa sui 12 Euro.
Ma forse in fondo è giusto anche gratificare un po' queste povere anime che stanno ore nelle bancarelle al freddo e al gelo per diffondere un po' di cultura e passione libraria.
In sintesi si tratta di una pubblicazione fatta da una ditta farmaceutica per una platea di medici e collaboratori,
nella quale si parla dei medici del passato, per la precisione di quelli che hanno esercitato prima che si affermasse il metodo sperimentale,
il metodo scientifico nell'accezione moderna del termine.
Per un moderno dottore potrebbe essere una galleria degli orrori rappresentata da
salassi,
spesso fatti con le sanguisughe, per bilanciare gli umori, medicamenti sviluppati sulla semplice teoria
e in sintesi tutte quelle pratiche che spesso sconfinavano con la magia o con la superstizione.
Il curatore si premura perciò di contestualizzare spesso e volentieri l'epoca in cui operava il medico,
cercando nel contempo di valorizzare, laddove ci sono, le intuizioni brillanti e anticipatrici della moderna scienza medica.
Il risultato è un'operazione culturale, non certo tecnica, fatta per andare nella biblioteca personale del dottore e non nel suo studio
(come da citazione del dottor Frederick "Frankestìn").
Sul curatore purtroppo non ho notizie certe. Su Wikipedia ho trovato un
Antonio Miotto che è stato
"uno dei pionieri della psicologia italiana in genere e di quella dell'età evolutiva in particolare".
Nonostante la maggior parte delle sue pubblicazioni siano distanti dall'argomento trattato nella collana,
propenderei per lui anche per uno solo dei titoli della bibliografia: "Paracelso, il medico stregone".
La Vister
Purtroppo ad oggi non c'è traccia di questa storica azienda su Wikipedia, ma cercando in rete ho trovato un paio di siti che riassumono la sua storia e,
devo dire, sempre con una certa nostalgia,
forse anche per quei 600 posti di lavoro ormai purtroppo persi in quel di
Casatenovo.
Quello che mi ha estasiato è pensare un salumificio, il famoso Vismara, marchio ora parte del gruppo Ferrarini,
che si espande aprendo nel settore farmaceutico.
Salami e medicine, pillole e prosciutti: l'accostamento è esteticamente stupendo!
Anche la scelta del nome è stata degna delle più sofisticate ricerche di marketing: VISmara TERapeutici, da cui Vister per l'appunto.
Un po' meno azzeccato invece lo slogan "VISTER: IERI, OGGI, ... SEMPRE": a quanto pare quel "sempre" è stato poco profetico
visto che nel 1967 la Vister è stata ceduta alla Warner-Lambert che ha continuato a trasferire le attività fino alla completa chiusura dello stabilimento nel 1983.
La Warner-Lambert a sua volta poi è stata poi acquisita dalla Pfizer
che tra Viagra e vaccini per il Covid si sta fagocitando il mondo intero.
Decisamente non c'è poesia, non c'è continuità, non c'è tradizione nel mondo farmaceutico,
tranne forse la poesia decadente del vecchio edificio industriale abbandonato, ormai fatiscente, che porta in sé il ricordo di chi ci ha lavorato con passione,
dedizione e sofferenza.
Giovanni Battista Della Porta
"Sì, parliamo di Gian Battista Della Porta: medico, psichiatra, astrologo, mago, fisico, chimico e ... illusionista".
Chissà se Guccini ha preso ispirazione da questa descrizione fatta nel libro per la canzone "Bisanzio":
"Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio, / ridotto come un cieco a brancicare attorno".
E come un cieco che brancica attorno viene qui descritto
Giovanni Battista Della Porta,
con un impietoso (ed ingiusto!) paragone col suo contemporaneo
Galileo eroe della scienza contemporanea,
"uno dei personaggi chiave della rivoluzione scientifica per aver esplicitamente introdotto il metodo scientifico (detto anche 'metodo galileiano' o 'metodo sperimentale')".
Il povero Dalla Porta invece è qui descritto come troppo affascinato dalla magia forse perché "non credeva che il metodo sperimentale fosse sufficiente a chiarire tutti i misteri della natura".
Onestamente non lo credo sufficiente neanch'io, quindi tra i due mi sta più simpatico Della Porta.
Certo se sto male mi rivolgo alla medicina ufficiale, pur con i suoi stretti limiti, perché certe ricette mi sembrano piuttosto laboriose,
come ad esempio quella citata ad inizio capitolo:
Taglia la testa a un cavallo o a un asino vivi (affinché la virtù non si indebolisca) e mettila in una pignatta piena di olio e di grasso di porco; chiudi fortemente la pignatta e fa bollire a fuoco lento in modo che l'olio basti per tre giorni di bollitura e la carne si squagli nell'olio, lasciando nude le ossa. Queste tu le pesterai in un mortaio, poi ne mescolerai la polvere con quell'olio e ungerai il capo dei presenti; anche nelle lampade metterai di quell'olio e vedrai che le persone appariranno col volto mostruoso.
Del Della Porta chimico, o forse alchimista, vengono riportate delle magnifiche illustrazioni (vedi in fondo a questa pagina),
mentre come fisico Miotto ci ricorda che è stato lui a descrivere forse per primo una camera oscura.
Ma c'è anche un Della Porta commediografo, e sempre a proposito di magnifiche illustrazioni ho riportato sotto anche quelle inerenti la crittografia.
Insomma lo studioso napoletano ha dimostrato non solo un grande ingegno, ma anche un'enorme versatilità, nonché una certa prolificità:
la sua "Magiae naturalis" ad esempio è composta da ben venti volumi.
Forse è stato ingiustamente lasciato nel dimenticatoio, quindi fa onore a questo libro l'aver cercato, seppur con esagerate cautele, di rivalutarlo.
Franz Anton Mesmer
Tutt'altro periodo storico ed altro metodo: il lavoro di
Franz Anton Mesmer
si svolge a cavallo tra '700 ed '800 e se Della Porta si rivolgeva apertamente alla magia per la risoluzione dei misteri medici,
Mesmer invoca sempre la scienza, anche quando cerca di approfondire alchimia ed esoterismo.
Tutte le sue teorie e il suo lavoro ruotano attorno a quello che lui aveva chiamato
magnetismo animale,
ma che fu poi ribattezzato "mesmerismo" dal nome dello suo "inventore" (uso questo termine perché si tratta di pseudoscienza,
guai a prenderla sul serio!).
L'idea nacque, come si può ben immaginare, per analogia dalla peculiarità delle calamite: se queste potevano attrarre il ferro attraverso una forza invisibile e misteriosa,
doveva esserci anche un fluido animale che collegava tutte le cose e le persone.
Il tutto sembra nato con la cura di una giovane paziente:
Fu specialmente durante gli anni 1773 e 1774 che intrapresi a casa la cura di una giovane donna, di ventinove anni, di nome Oestrline, che era stata attaccata per diversi anni da una malattia convulsiva, [...] Il desiderio di penetrare la causa di questa imperfezione, e le mie ininterrotte osservazioni, mi portarono successivamente al punto di riconoscere l'azione della Natura, e di penetrarla abbastanza da prevedere e annunciare, senza incertezza, le diverse rivoluzioni della malattia. Incoraggiato da questo primo successo, non dubitavo più della possibilità di portarlo a compimento, se fossi riuscito a scoprire che esisteva tra i corpi che compongono il nostro globo un'azione egualmente reciproca e simile a quella dei corpi celesti, per mezzo della quale avrei potuto imitare artificialmente le periodiche rivoluzioni del flusso e riflusso di cui ho parlato.
"Da questo primo successo": la parola "successo" è quella che spiega perché siamo ancora oggi qui a parlare di Mesmer.
Dopo aver sposato la baronessa Maria Anna von Bosch, il nostro medico ha attraversato un periodo di rilassatezza, vivendo nel lusso e frequentando personaggi del calibro di Mozart,
con cui conservò sempre una quasi inevitabile amicizia, infatti erano entrambi musicisti e membri della stessa loggia massonica viennese, "Zur Wohltätigkeit" ("Alla beneficenza").
Però dovette poi progressivamente abbandonare quello stile di vita in parte per motivi economici, e in parte perché sentiva il richiamo della medicina.
Si trasferì in diverse parti d'Europa e in particolare a Parigi, mietendo diversi successi con il suo metodo fino al punto di trovarsi decisamente oberato dalle richieste.
Impossibile riassumere qui la vita di Mesmer, già troppo sintetizzata nel libro.
Riporto però sotto una bella illustrazione del
baquet:
"Una grande vasca riempita con acqua magnetizzata, i cui bordi del coperchio sono forati da fori attraverso i quali si curvano barre di ferro a diverse altezze da applicare alle diverse parti del corpo da trattare.
Oltre a queste aste, le corde collegano tutti i pazienti, tra loro e alla vasca".
Se però, successi a parte, è ricordato ancora oggi è soprattutto perché il mesmerismo è stato il padre dell'ipnotismo,
ed in effetti il modo in cui Mesmer cercava fisicamente di trasmettere il suo "fluido" ricorda molto le tecniche per indurre l'ipnosi.
Per chiudere aggiungerei una piccola opinione personale: il fluido magnetico di Mesmer mi ricorda per certi versi l'energia orgonica di Reich, di cui ho parlato in
questa pagina
dedicata al suo libro "La biopatia del cancro".
Ma ovviamente si tratta solo di pseudoscienze.
Il ciarlatano studia le malattie negli organi colpiti, dove non trova altro che effetti già avvenuti, e non arriverà mai a una fine;
perché anche se uccidesse mille persone per studiare questi effetti, rimarrebbe sempre un ignorante per quello che riguarda le cause.
Il vero medico studia le cause delle malattie studiando l'uomo universale.
(Philippus Theophrastus Bombast von Hohenheim, detto Paracelso)
Autore: Miotto Antonio (a cura di)
Titolo: Galleria di medici strani - Gian Battista Della Porta, Franz Anton Mesmer
Editore: Vister (prodotto da)
Copertina: cartonato
Pagine: 66
Anno di pubblicazione: Anni '50 (?)
Dimensioni: in quarto
Prezzo: dai 12 ai 20 Euro (prezzo indicativo dell'usato)
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